Women in Science, l’11 febbraio insieme per sostenere le donne nella scienza
Sei una donna che desidera intraprendere una carriera scientifica? Bene, sarai sicuramente qualificata e molto determinata perché si tratta di un settore ancora in gran parte confinato agli uomini nonostante la storia ci racconti di tante donne che si sono dedicate con successo alle scienze. Ecco perché le Nazioni Unite col patrocinio dell’Unesco dal 2015 hanno voluto che l’11 febbraio si celebrasse la Giornata internazionale dedicata alle donne e alle ragazze nella scienza.
Il titolo di questa VII edizione che si terrà online dalla sede di New York è: “Equity, Diversity, and Inclusion: Water Unites Us”. Obiettivo? Sostenere e incentivare l’accesso paritario delle donne alle opportunità lavorative in questo campo. L’aumento della domanda legato alla cattiva gestione e la mancata conservazione delle risorse idriche, aggravate dal cambiamento climatico, rappresentano per le Nazioni Unite le sfide chiave che richiedono un nuovo e urgente approccio olistico e sostenibile per supportare l’allineamento delle strategie sull’acqua.
La IV Rivoluzione Industriale ha bisogno di donne
L’ONU sottolinea che le donne ricevono oggi borse di studio economicamente ridotte rispetto a quelle dei colleghi uomini e, sebbene rappresentino il 33,3% dei ricercatori, solo il 12% dei membri delle accademie scientifiche sono donne. In settori all’avanguardia come l’Intelligenza Artificiale, solo il 22% dei professionisti è una donna. Nonostante la mancanza di skill nella maggior parte dei settori tecnologici che guidano la 4a Rivoluzione Industriale, le donne rappresentano solo il 28% dei laureati in Ingegneria e il 40% dei laureati in informatica. È dunque tempo di cambiamenti.
Guarda il video: Women on the Cutting Edge of Scientific Breakthroughs
Durante l’Assemblea Generale che ha istituito questa Giornata, sono stati ricordati alcuni punti fondamentali per raggiungere gli obiettivi che l’ONU si è preposta entro il 2030, tra gli altri:
- Accesso paritario per le donne di ogni età alle carriere scientifiche e nelle tecnologie dell’innovazione
- Parità di accesso a istruzione e formazione nella scienza e tecnologia
- Uguaglianza di genere ed emancipazione delle donne nella realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
- Affermazione del ruolo fondamentale svolto dalle donne nelle comunità scientifiche e tecnologiche
Donne italiane e scienza
I pregiudizi sono duri a morire ma ormai il cambiamento è iniziato e appare ben visibile. Le donne possono essere importanti agenti del cambiamento. In questi anni abbiamo avuto diverse donne che hanno dato un forte impulso a sviluppo e scienza. Da Rita Levi Montalcini a Elena Cattaneo o Samantha Cristoforetti, giusto per restare in Italia. Pensiamo anche a Margherita Hack, Ilaria Capua, Fabiola Gianotti. Una lista che potrebbe ancora allungarsi.
A caccia di talenti nell’ingegneria e nella robotica
Ingegneria e robotica sono due settori fortemente a caccia di talenti. L’Information Technology è un comparto con grande previsione di crescita futura. Anche in Italia. Se si pensa alla prospettiva di lavoro, l’IT rappresenta sicuramente uno sbocco con ottime possibilità di inserimento. Questo articolo potrebbe essere interessante per capire quali competenze devi possedere per avere subito un lavoro nell’Information Technology: 2022, quali skill servono per lavorare nell’IT?
Sostenere le discipline STEM
Ma vediamo subito cosa si intende per lavoro nel settore scientifico. Le donne che hanno una formazione scientifica non sono molte. Tanto però si sta facendo specie in ambito culturale per far innamorare le bambine delle materie scientifiche, le cosiddette discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), fin dalla scuola. Inutile negare che in questo campo il gender gap è profondo e abbastanza evidente.
Previsioni future
Dalla medicina al clima, passando per l’Internet of Things, il Metaverso e tutto l’universo smart e connesso, c’è bisogno di persone qualificate e altamente formate. Una domanda che non fa distinzione di sesso. Una sfida globale sulla quale non possiamo apporre il nastro rosa o azzurro. Anzi. Vista la crescita esponenziale della domanda in questo settore, incentivare l’occupazione femminile permetterà di non frenare la crescita economica. E poi diciamola tutta, basta con la storia che le ragazze non amano le materie tecnico-scientifiche. Secondo le previsioni europee, entro il 2025 avremo almeno 8 milioni di nuovi posti di lavoro nel campo STEM. Ragazze è il vostro momento.
Quali sono i lavori scientifici più richiesti?
Tra le professioni scientifiche, le più interessanti dal punto di vista delle opportunità lavorative possono essere quello dell’ingegnere per le tecnologie green o specializzato nell’Intelligenza artificiale; il coding e la robotica, la biologia e le scienze. C’è una parola però che accomuna tutto: digitale. Senza questo ingrediente magico nessuna formula, seppur accattivante, può essere vincente. I dati non sono ancora pienamente confortanti se pensiamo che per Eurostat nel 2018 più di 1,3 milioni di persone studiavano materie ICT nella Ue ma di questi solo il 17% era donna. Percentuale che scivolava giù al 14% in Italia.
Qualche consiglio finale
Se sei alla ricerca di un lavoro, getta via il vecchio curriculum. Cura i profili social Linkedin e Twitter e inserisci le parole chiave necessarie per essere intercettata nelle ricerche. Segui le società di recruiting che operano nel settore perché puntualmente pubblicano offerte che potrebbero interessarti. E dotati di una buona dose di coraggio, intraprendenza e determinazione. Infine, un pizzico di fortuna che non guasta mai.
Articolo di Raffaella Natale